Rane in cucina...

[kostja_m]

Vicino Paterno' c'e una antica tradizione di mangiare delle rane, questa tradizione risale senza dubbi verso la presenza dei Normanni, perche nessuno in Sicilia mangia delle rane oltre che a Paterno'.

Invece nelle regioni vicino Francia mangiano delle rane??

[Esmeralda]

Извини, Костя, но я просто должна поставить этот значок
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[Lorenzo46]

[kostja_m]

Lorenzo, qui si vendono vivi, a 40-60 mila al chilo circa... io sempre sogno di andare a Paterno' per fare una serie di foto, per vedere, come si preparono e come si mangiano...

Come gli fai? Dove gli compri?

[kostja_m]

Esmeralda, ad Aci Sant'Antonio fanno cose cosi porche... ?

[nilla]

A Roma li trovi sempre nel supermercato "Aushan" nel reparto pesce fresco- Fanno un po' senso , ma sono anche molto curiosa come saranno...boh..

[kostja_m]

"Aushan" c'e mi pare anche in Russia adesso... ma a Catania "Aushan" non vende delle rane

[kostja_m]

Che posso dire... a Genova si mangiano gli gatti... altri mangiano delle colombe o delle lumache...
mangiare fa bene

[Lorenzo46]

[Lorenzo46]

[Zaitas]

[Zaitas]

[nilla]

[Lorenzo46]

[nilla]

[Lorenzo46]

[kostja_m]

Voglio provare ste rane, ma prima voglio vedere come si preparano ...

Invece dei gatti, si parla di Lecce ed anche di Vicenza. Se sono presenti nella cucina soltanto come una ricetta antica - sono curioso di conoscerle.

Durante delle guerre e lecito mangiare quasi ognicosa... ma non parlo del tempo di guerra.

Che riguarda delle colombe... in Sicilia c'e che gli mangia. Prima si consideravano dei colombi come un mangiare molto leggero e sano, infatti si dava agli bambini malati.

[Lorenzo46]

[kostja_m]

http://www.vicenza.com/temi/vicenza_doc/itinerari.shtml

"Itinerari Doc vicentini \ La Città di Vicenza \© copyright SANGY srl

Il vicentino è una terra da assaporare, unendo il gusto della tradizione alla scoperta dei bei paesaggi. Secondo una leggenda, divenuta nel corso degli anni una specie di ritornello quasi canzonatorio, i vicentini sarebbero stati in passato "magnagati", vale a dire carnivori a spese dei piccoli felini, così diffusi nelle nostre città e campagne. Erano stati gli abitanti delle altre città venete a coniare l'ingiuriosa definizione rivolta ai vicentini con fare ironico e a volte malevolo, ma in realtà, stando ai dati storici, risulta che i vicentini siano stati mangiatori di gatti nè più nè meno che tutti gli altri appartenenti ai ceti popolari di ogni città, visto che, in caso di penuria di cibo, si trattava di un'usanza piuttosto diffusa per sfamarsi.

Ma, gatti a parte, di una cosa i vicentini possono andare fieri: ........"

[kostja_m]

http://www.dooyoo.it/review/430663.html

"Attualmente in Italia è vietato cucinare gatti, anche se qualcuno forse di nascosto continua a farlo, ma nella storia di Vicenza ci sono moltissime vecchie ricette soprattutto in dialetto che fanno riferimento a questa pietanza.
In queste spesso si legge di scegliere un gatto di campagna giovane e ben nutrito, possibilmente di razza certosina, apprezzata già nell'antichità per la prelibatezza delle carni.Il gatto poi, (morto ovviamente), dovrà essere tenuto circa una settimana a frollare sotto la neve, perciò questo piatto potrà essere preparato solo negli inverni nevosi, come vuole la vera tradizione vicentina.
Anche se a Vicenza non si usa più, e c’è chi dice purtroppo, in altri paesi IL GATTO sono ancora presenti pietanze preparate a base di carne di gatto, come in Cina ed in altri paesi asiatici. "